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| Consumare grandi quantitΰ di soia avrebbe un effetto protettivo nei confronti delle patologie respiratorie, e in particolare diminuirebbe nettamente il rischio di ammalarsi di BPCO (broncopneumopatia cronico-ostruttiva). Lo rivela uno studio pubblicato dalla rivista Respiratory Research.
I ricercatori australiani della Curtin University of Technology di Perth, coordinati da Andy H. Lee, hanno preso in esame 278 pazienti affetti da BPCO di etΰ compresa tra i 50 e i 75 anni e 340 persone non affette da patologie respiratorie. Analizzando le abitudini alimentari degli uni e degli altri, si θ scoperto che i soggetti sani in media consumavano piω soia (60 grammi al giorno) dei soggetti ammalati (45 grammi al giorno). Il rischio di contrarre BPCO θ risultato inoltre nettamente piω basso tra coloro che consumavano le maggiori quantitΰ di soia. Risultati simili anche per chi mangiava spesso tofu e germogli di soia.
Il consumo abituale di cibi a base di soia a quanto pare θ associato a minori problemi respiratori, spiega Lee. Adottare una dieta simile su larga scala avrebbe quindi un impatto importante sia dal punto di vista dei costi per i Servizi Sanitari Nazionali sia sui tassi di sopravvivenza dei pazienti affetti da BPCO.
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