INFLUENZA A: VACCINO A REGIONI DA 15 OTTOBRE

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™The•Bestø™
view post Posted on 11/9/2009, 18:19     +1   -1




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ROMA - Il vaccino contro l'influenza A sarà distribuito alle Regioni e Province autonome nel periodo compreso fra il 15 ottobre e il 15 novembre 2009, secondo quanto prevede l'ordinanza firmata dal viceministro del Welfare Ferruccio Fazio.

I primi ad essere vaccinati in Italia contro l'influenza A saranno personale sanitario e socio-sanitario, personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile. Secondo l'ordinanza firmata oggi dal viceministro del Welfare, Ferruccio Fazio, hanno la priorità nella vaccinazione anche "personale delle Amministrazioni, Enti e Società che assicurino i servizi pubblici essenziali" e i donatori di sangue periodici. L'ordinanza prevede inoltre che saranno vaccinate anche le donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza, persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni, inoltre "persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dall'Emea o delle indicazioni che verranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità" e "persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti". L'ordinanza sulle vaccinazioni contro l'influenza A considera persone a rischio quelle che soffrono di malattie croniche dell'apparato respiratorio (inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e Bpco), malattie cardiocircolatorie (comprese cardiopatie congenite e acquisite). Sono comprese nelle categorie a rischio anche persone con diabete mellito e altre malattie metaboliche; malattie renali con insufficienza renale; malattie legate al sangue (malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie), tumori, gravi malattie del fegato e cirrosi epatica.

Fanno parte dell'elenco anche persone con malattie congenite e acquisite che comportino una produzione carente anticorpi; soppressione delle difese immunitarie dovuta a farmaci o al virus Hiv. Inoltre malattie infiammatorie croniche e malattie legate a malassorbimento intestinale, rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari), obesità con indice di massa corporea (peso in chilogrammi diviso per il quadrato dell'altezza in metri) superiore a 30 e gravi malattie legate all'obesità. L'elenco comprende inoltre chi ha familiari o è a contatto stretto con soggetti ad alto rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati.

L'ordinanza prevede poi che, sulla base della disponibilità del vaccino, nel corso della campagna potranno essere inserite nel programma anche altre categorie di soggetti e che il vaccino sarà "distribuito a Regioni e Province autonome sulla base della popolazione residente e ad altre amministrazioni dello Stato sulla base di specifici accordi". Il ministero del Welfare prevede che, sulla vaccinazione delle donne in gravidanza, a bambini e ragazzi da 6 mesi ai 17 anni e sulle co-vaccinazioni, "verrà emanata una successiva ordinanza dettagliata a seguito del parere del Consiglio Superiore di Sanità". Fissato, infine, "non oltre" il prossimo primo ottobre l'avvio della campagna di prevenzione dell'influenza stagionale.

LE REGIONI CHIEDONO CHIARIMENTI, IL 16 DA FAZIO
Le Regioni chiedono un chiarimento "politico" sulla gestione dell'influenza A. A questo scopo - a quanto si apprende - sarebbe stata convocata per il 16 settembre una riunione tra il viceministro al Welfare, Ferruccio Fazio, e gli assessori regionali alla Sanità. Le Regioni avrebbero chiesto di sapere chi vaccinare e, soprattutto, a partire da quando, attraverso l'indicazione di una data che sia valida per tutto il territorio nazionale, per evitare fughe in avanti, ossia la possibilità che in alcune Regioni la campagna vaccinale possa iniziare prima che in altre.

L'ordinanza firmata dal viceministro Fazio indica che il vaccino sarà distribuito alle regioni tra 15 ottobre e il 15 novembre. In base a quanto risulta finora, a partire dalla data di disponibilità del vaccino e una volta ottenuta l'autorizzazione europea rilasciata dall'Agenzia europea per il controllo sui farmaci (Emea), le singole Regioni potrebbero partire con le campagne vaccinali sul proprio territorio. Al momento non ci sarebbe infatti una data di avvio delle vaccinazioni su tutto il territorio nazionale. Il timore espresso da diverse Regioni è che, se in alcune zone si cominciasse prima che altrove, si creerebbe una disparità palese e si innescherebbe una corsa dei cittadini per andare a farsi vaccinare lì dove è già possibile farlo. Proprio questo aspetto sarebbe uno dei principali punti al centro di confronto tra governo e Regioni, discusso anche nell'ultima riunione dell'Unità di crisi, mercoledì scorso, quando sarebbe arrivata anche la richiesta di una chiarimento "politico" sulla gestione dell'influenza A.
 
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